Morta a 72 anni Anna Laura Braghetti, ex Brigate Rosse del caso Moro

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Una via italiana immersa nell'atmosfera buia degli Anni di Piombo (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

È morta all'età di 72 anni Anna Laura Braghetti, ex militante delle Brigate Rosse coinvolta nel sequestro e nell'omicidio di Aldo Moro. La famiglia ha annunciato la scomparsa dopo una malattia: «Ci ha lasciati la nostra cara Anna Laura circondata dall'amore dei famigliari e degli amici. I funerali si svolgeranno in forma strettamente riservata». Braghetti aveva gestito la logistica della prigionia dell'ex presidente della Democrazia Cristiana, occupandosi del cibo nel covo di via Montalcini a Roma.

L'appartamento in via Camillo Montalcini 8, acquistato dalle Brigate Rosse nel giugno 1977, fu il luogo di prigionia durante i 55 giorni di sequestro di Moro. Braghetti risultava intestataria dell'immobile, scelta perché considerata la meno sospetta del gruppo. Il 9 maggio 1978, fu lei a scendere le scale per controllare l'area e aprire il vano dove Moro venne collocato nell'auto il giorno del suo assassinio.

Le azioni armate

Dopo il caso Moro, Braghetti si trasformò in una delle militanti più intransigenti dell'organizzazione. Il 3 maggio 1979 partecipò all'assalto armato alla sede della Democrazia Cristiana in piazza Nicosia a Roma, dove persero la vita due agenti, Antonio Mea e Piero Ollanu. Il 12 febbraio 1980 fu coinvolta nell'assassinio di Vittorio Bachelet, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, sparando per prima sulla scalinata dell'Università La Sapienza.

Arrestata il 27 maggio, Braghetti venne condannata all'ergastolo. Nel 2002 ottenne la libertà condizionale. Negli ultimi anni si dedicò al lavoro sociale con detenuti e persone in difficoltà. Scrisse diversi libri durante la detenzione, alcuni in collaborazione con Francesca Mambro dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Nelle sue riflessioni scrisse: «I begli ideali di trasformazione... ho capito che prima vengono le persone e poi la politica». Riguardo alla famiglia Bachelet affermò: «Ai funerali di Vittorio Bachelet la famiglia perdonò gli assassini, pregò per me».

Il suo ex marito Prospero Gallinari, uno dei fondatori delle Brigate Rosse, fu condannato per otto omicidi, tra cui quello di Moro. Mario Moretti e Germano Maccari furono gli esecutori materiali dell'omicidio dell'ex presidente della DC.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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