Gaza, MSF: Israele crea zone morte per ridurre palestinesi

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Edifici distrutti nella Striscia di Gaza mostrano la devastazione causata dall'offensiva militare israeliana (Immagine simbolica) (Photo by JACK GUEZ/AFP via Getty Images) Getty Images

Enzo Porpiglia, coordinatore emergenze di Medici Senza Frontiere per Palestina e territori occupati, ha rivelato i dettagli dell'operazione militare israeliana a Gaza City durante la Festa del Fatto Quotidiano. Secondo quanto riferito da Porpiglia, che ha visitato Gaza più volte nell'ultimo anno, l'esercito israeliano ha dispiegato circa 2.000 soldati e 100 veicoli blindati per forzare l'evacuazione di 800.000 palestinesi ammassati in 14 chilometri quadrati.

«Il governo israeliano ha annunciato un'evacuazione di 800 mila persone ammassate in 14 chilometri quadrati. Hanno chiesto loro di trasferirsi in una fantomatica città umanitaria. Non credeteci», ha dichiarato Porpiglia durante l'incontro. Il coordinatore MSF ha spiegato che l'operazione mira a creare zone morte inaccessibili: «Occuperanno quell'area e la trasformeranno in un quadrato chiamato death zone, a cui nessuno potrà accedere. Chiunque si avvicini verrà colpito e ucciso».

Strategia di spostamento forzato

Come riporta Fanpage, l'operazione ha provocato un morto ogni 15 minuti durante il primo giorno di assalto. Nonostante l'evacuazione forzata, oltre 600.000 palestinesi risulterebbero ancora presenti nell'area, secondo dati verificati da fonti umanitarie.

La strategia prevede una seconda fase che Porpiglia ha così descritto: «Presto cominceranno a dire che il cibo sta entrando a Gaza, inizieranno a dire che arrivano aiuti umanitari. Ma entreranno soltanto ed esclusivamente nei luoghi dove vogliono attrarre la popolazione». L'obiettivo sarebbe ridurre i palestinesi «al limite della sopravvivenza» attraverso un controllo sistematico del territorio.

Rivelazioni governative e risposta europea

Parallelamente alle operazioni militari, il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha definito Gaza una «miniera d'oro immobiliare» durante dichiarazioni riportate da Il Fatto Quotidiano. Smotrich ha rivelato che un piano di ricostruzione per Gaza è già sulla scrivania di Trump per revisione.

L'Unione Europea ha risposto con una proposta di pacchetto di sanzioni che colpirebbe ministri israeliani e misure commerciali che interesserebbero il 37% del commercio UE-Israele, secondo quanto riporta Ansa. Le misure prenderebbero di mira specificamente i responsabili dell'espansione degli insediamenti e delle politiche di spostamento forzato.

Appello internazionale

Porpiglia ha concluso il suo intervento con un appello diretto: «Cosa significa oggi restare in silenzio davanti a quello che sta accadendo a Gaza? I governi che hanno il potere di agire cosa si chiedono quando dicono: Aspettiamo ancora un po'?». L'organizzazione umanitaria continua a monitorare la situazione attraverso i propri operatori sul campo nonostante le crescenti difficoltà di accesso.

Fonti utilizzate: "Il Fatto Quotidiano", "Ansa", "Fanpage"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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